Napoleone Cerino

 

Napoleone Cerino, di professione scultore, nasce a Napoli il 20 febbraio del 1865 da Luigi Cerino nato nel 1827 ed Erminia Iannarone nata a Greci, provincia di Avellino, nel 1833, quarto di cinque figli (Amalia nata il 28 novembre del 1859; Eugenio il 19 giugno del 1861; Eduardo il 7 settembre del 1863 e Carlo il 15 marzo del 1867), e fu battezzato nella Parrocchia di Santa Maria al Cancello.
Il 13 marzo del 1886 Napoleone si sposò con la sua coetanea Emilia Morrone, figlia di Luigi e della fu Bellobona Filomena.

Il 30 dicembre del 1886 nasceva suo figlio Giuseppe Cerino, figlio che il 9 maggio del 1898, a dodici anni, viene messo in forza al Reale Albergo dei Poveri di Napoli dagli zii Anna Morrone e Alfonso Riccio, che lamentano la situazione di abbandono di Giuseppe, in quanto la madre (Emilia) è morta ed il padre, Napoleone, è «completamente assente e non si sa se fosse morto pure lui in America».

Napoleone muore a Napoli il 22 maggio del 1932, in Salita S. Antonio ai Monti n. 17, a casa di Ugo Vittozzi, nato nel 1892, di professione elettrotecnico.

Napoleone Cerino
Scultore

 
Il 26 giugno 1999, per la visita di bacinonapoli, all'albergo dei poveri, avevo portato con me il fischietto.

"Relazionare il sonoro" nell'edificio significava l'inizio del sogno, gli artisti insieme, la prima volta nel monumento. Luogo che mantiene una presente simbologia per la sua storia legata ai napoletani; palazzo fatiscente contenitore di umane memorie.

La quantità di tufo, restituiva all'architettura leggerezza e insieme abbandono, la stratificazione di un paesaggio con rovine.

L'incontro con Napoleone Cerino fu subito l'opera.

Cartacea.

Migliaia di documenti, storie sparse senza ordine, storie non volute, mai lette o raccontate.

Restaurate il monumento! Riservatelo ai poveri!

Dedicare il tempo alla conoscenza è la più esaltante delle occupazioni.

Dedicherò ancora tanto tempo a questo edificio.

Visitatelo prima del restauro!

Si conserva solo ciò che si conosce!

Insieme a questi pensieri si inserisce un'insieme di carte: l'ammissione del figlio all'albergo dei poveri,

lo stato civile dell'800, la professione di scultore,

il suo destino di artista,

una biografia che può sovrapporsi alla mia

un'autobiografia

la fine del secolo,

Cerino nella storia,

l'umiltà di un cognome fraterno.

Napoleone:

Non mi cercate,

alla biblioteca di Palazzo Reale a Napoli

all'Accademia a Costantinopoli

nemmeno alla Certosa di San Martino

a vico Tutti i Santi

nelle chiese della Vicaria

dai miei parenti a Lodi.

Le Cantorie sono di Giuseppe, pure la Fontana delle Zinne è subappalto del cavaliere e scultore D'Orsi a Pasquale Cerino; il carteggio c'è, è ben conservato a San Martino, è già Novecento.

Grazie per la collaborazione ad Alfonso Caccavale, Gaetano Ferrone, Vittorio Marmo, al futuro sposo Antonio Pezzuto, a Carmine Di Ruggiero direttore dell'Accademia, ai funzio nari della Biblioteca Nazionale di Napoli, ai sacerdoti delle tre chiese del quartiere Vicaria a Don Diego della Cattedrale di Lodi, al vice direttore di San Martino Roberto Middione

A Viviana Gravano

E a tutti i Cerino nel mondo.

Matteo Fraterno Napoli 23 Gennaio 2000

 Hanno collaborato a vario titolo:

Salvo Arnone, Caroline Bachmann, Lorenzo Caracciolo, Carmine Di Ruggiero, Giovanni Izzo, Bepi Martellotta, Roberto Middione, Ottonella Mocellin, Cesare Pietroiusti, Antonio Picardi, Claudio Salerno, Elisabetta Sonnino, Don Diego della Cattedrale di Lodi, i funzionari della Biblioteca Nazionale, i Sacerdoti delle tre chiese del quartiere Vicaria «Laboratorio» di Napoli